Medico e farmacologo, è noto per la sua attività accademica e di ricerca. È professore ordinario di Farmacologia presso l’Università degli Studi dell’Insubria, dove dirige anche il Centro di Ricerca in Farmacologia Medica. Ha pubblicato oltre duecento articoli scientifici su riviste internazionali indicizzate, coordinando progetti di ricerca, finanziati da enti pubblici e privati senza scopo di lucro, sulla sclerosi multipla, la malattia di Parkinson e in generale sulla malattie infiammatorie.
Cosentino è riconosciuto per il suo approccio rigoroso e critico, specialmente in relazione alla gestione della pandemia di COVID-19. Ha espresso posizioni che mettono in discussione alcune scelte sanitarie ufficiali, come l’uso dei vaccini e il Green Pass, basandosi su analisi scientifiche e dati clinici. Ad esempio, in un’audizione al Senato italiano nel 2021, ha sostenuto che il presupposto del Green Pass (riduzione della contagiosità nei vaccinati) non fosse pienamente supportato dai dati, citando studi come quello di Oxford che mostravano una diminuzione dell’efficacia vaccinale nel tempo. Ha anche enfatizzato l’importanza delle cure precoci per il COVID-19, criticando la loro sottovalutazione a favore di una strategia centrata esclusivamente sulla vaccinazione.
Oltre alla sua attività accademica, Cosentino è attivo nella comunicazione scientifica, partecipando a interviste e dibattiti pubblici. Le sue posizioni, spesso controcorrente, hanno generato sia consensi che polemiche, ma riflettono un approccio basato sull’analisi delle evidenze disponibili. È su piattaforme come Facebook e Telegram nonché su piattaforme accademiche come ResearchGate e Google Scholar, dove è possibile consultare i suoi lavori scientifici.
